Innanzitutto grazie della pronta risposta an!

In merito alle uscite sanitarie (comprense le urgenze), specifico che nell'ordinanza è già stato dettagliamente predisposto dal Tribunale che il soggetto a posteriori può anche integrare l'uscita con la doc.ne medica che ne attesta la necessità (in pratica: esegue la visita-si fa rilasciare relativa certificazione medica-giustifica l'assenza per tale ragione); anche qualora abbisognasse del ricovero ospedaliero lo stesso giudicante predispone già sin d'ora che la misura della detenzione venga eseguita presso l'unità ospedialiera del caso. Quindi sotto questo punto di vista è stato tutto correttamente statuito.
Il vero problema risiede nel fatto che il soggetto malconcio è oramai 70enne e si rivolgeva nuovamente al mio ufficio, per via della difficoltà con cui fronteggia la misura impostagli; in buona sostanza è un caso estremo in cui l'interessato cercava una modalità per revocare la pena comminata e "abbonare" il residuo.
Tuttavia temo che per questo non ci sia granché da fare... Pensavo anche di poter interessare il tribunale del malato ma non so fino a che punto...