Saluto tutti i colleghi.
Sto seguendo una procedura di recupero crediti per alcuni clienti (T.F.R. non corrisposto dall'azienda per la quale lavoravano). La sede legale di questa azienda si è spostata da Roma (dove risiedono ed hanno lavorato i miei clienti) ad un pesello abruzzese.
Mi hanno emesso i decreti ingiuntivi, che ho provveduto a notificare. Le notifiche sono state effettuate nei confronti della sede legale per posta (mi è tornata indietro la busta con l'atto perchè la sede risultava sconosciuta al civico) e nei confronti dell'amministratore unico della società (ex art. 143 visto che il soggetto è irreperibile).
La settimana scorsa discutendo con l'addetta allo sportello ricezione atti da notificare, questa mi diceva che la notifica per posta fatta da Roma non ha valore - visto che il postino non è un ufficiale giudiziario - e che quindi sarei dovuto andare a notificare in abbruzzo, altrimenti, anche la notifica ex art. 143 non sarebbe stata possibile.
Ora, posto che invece l'Ufficiale Giudiziario competente di zona ha eseguito la notifica ex art. 143 c.p.c. per tutte e tre le ingiunzioni, credo che non ci siano problemi di sorta riguardo alla regolarità ed alla validità della notificazione effettuata per posta presso la sede legale della società.
Per la notificazione dei precetti mi comporto nello stesso modo? Cioè notifica per posta alla sede legale e notifica ex art. 143 c.p.c. all'amministratore unico della società? Cos'è questa storia della validità della notifica per posta? Se non ha lo stesso valore della notifica fatta dall'ufficiale giudiziario che senso ha?
Scusate il bombardamento di domande e grazie in anticipo per le eventuali risposte.